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Il Cigno e gli anatroccoli

Pubblichiamo volentieri un’estratto dal blog di una cara amica con la quale collaboriamo:

Si tratta in realtà di un punto di vista sul bullismo.

Vi ricordate la fiaba del brutto anatroccolo? In realtà era un cigno bellissimo, ma non lo sapeva. Era stato allevato da mamma anatra, e credeva di essere un anatroccolo, così si sforzava di comportarsi come gli altri anatroccoli, ma veniva deriso ed emarginato, e il suo cuore sensibile ne soffriva.

Vedete, ragazzi, il fatto è che come anatroccolo quel cigno non era affatto credibile e i suoi compagni, che anatroccoli lo erano veramente, si accorgevano di questa discordanza. Non erano coscienti che fosse un cigno, ma sentivano che era diverso, sentivano che era più grande di loro, molto più bello, e ne avevano paura !

Io credo, miei cari, che la stessa cosa accada anche a voi: chi vi rifiuta vi sta facendo dono di un messaggio importantissimo. Del tutto inconsapevolmente, è chiaro, vi sta dicendo: “Ma ti svegli sì o no? Non lo vedi che hai altre vie da percorrere, e che saresti sprecato in mezzo a noi? Non ti accorgi che le strade del cielo ti attendono e tu stai perdendo tempo qui in basso con noi? Tu sei troppo più grande e più bello di noi, noi non potremmo mai arrivare dove tu puoi giungere, siamo troppo più fragili di te. Se tu ti ostini a voler entrare per forza nel nostro gruppo, ci distruggerai. E questo non possiamo permetterlo.”

Con il loro atteggiamento vile e violento, vi stanno, in realtà, aiutando ad evitare un errore madornale: quello di credervi chi non siete. Certamente lo fanno a modo loro, e non se ne rendono assolutamente conto, ma è questo che stanno facendo!

Trovate l’articolo completo qui: http://giornidiluce.com/2018/02/il-cigno-e-gli-anatroccoli/

Vita da gatti

Oggi mi sento e vorrei essere un gatto! Pigra e indolente. Che bella la vita dei gatti, amati e coccolati ,il più delle volte fanno ciò che gli garba senza dover dare conto a nessuno. Mia figlia li ama! Non a caso la nostra prima raccolta si intitola ” Sogni di gatti”. Nelle nostre favole ampio spazio è dedicato ai gatti e di alcune storie sono assoluti protagonisti! Buon inizio settimana a tutti.🐱🐱🐱

 

Venezia

Credo che Venezia sotto la neve dev’essere uno spettacolo straordinario. Questo piccolo souvenir mi ha fatto venire in mente di un viaggio a Venezia,una città che adoro. Ho ambientato una delle favole che ho scritto proprio nella città lagunare. Si intitola " Fa la nana bambin" . Racconta di due giovani neo genitori alle prese con un bimbo insonne 😁 Buon 20 gennaio a tutti!

Piumotto

Oh il nostro amato piumotto. Quanto ti abbiamo usato e quanto ancora ti useremo! Mia figlia ieri sera se l’è portato a letto come spesso fa. E mi dice: " Piumotto non lo butteremo mai, resterà sempre con noi." In effetti è stato con noi in tante avventure e nei molteplici traslochi fatti negli scorsi anni. Il suo calore confortevole ci dà sempre l’idea di " casa". Fa talmente parte della nostra famiglia che ci ho scritto su una storia. Si intitola " Che fine ha fatto piumotto?" E intanto fuori nevica…Buon 19 gennaio a tutti! 💙❄️❄️

Il mostriciattolo

Stamattina stavo dando una sistemata al bagnetto di mia figlia( ne aveva proprio bisogno😅) e sul lavandino vedo questo mostriciattolo gommoso…Prendendolo in mano mi son detta: cos’è sto robo?! Poi mi ha fatto venire in mente una storia un po’ surreale e strampalata scritta da mio marito Roberto. ” La strana storia del mostro della palude di Lasnigo”. Parla di un incontro alquanto particolare ma in fondo, simpatico! 😉 Buon 18 gennaio a tutti! 😊😆

 

 

 

Modtro della palude
L’immagine creata per la storia da Fabrizio Chierichetti (http://www.pabryoda.com)

Ringraziamenti

Oggi il mio pensiero positivo è dedicato completamente al mio progetto. Ci sto mettendo il cuore e al di là del fatto che non mi ritenga né una grande scrittrice né una grande cantante o attrice,credo in questo progetto e penso sia veramente bello.

Non finirò mai di ringraziare tutti gli artisti che vi hanno partecipato o hanno contribuito in qualche modo. In primis Roby,senza il quale tutto ciò non esisterebbe!

E poi la nuova arrivata Nicole Scar che ha fatto una fantastica traduzione dall’italiano all’inglese delle favole dandogli quel tocco di internazionalità che ci mancava!!! 💙💗💙

 

La pioggia

Una pioggia delicata e leggera bagna tutto intorno da ieri sera. Bagna le foglie di gelsomino nel mio giardino. Bagna persino i miei pensieri,un pochino. Mi piace osservarla dalla finestra. Almeno per oggi,non andare via…resta.🌧️☔🌧️

 

Gestire il Natale con i bambini!

Come spiegare ai bambini Babbo Natale ? Come affrontare il fatto che quella fantasia a un certo punto deve tramutarsi in un’altra cosa ?
Io amo il Natale e crederò sempre in Babbo Natale o qualunque forma si voglia dare a quella notte magica, ma a un certo punto può succedere che i genitori debbano affrontare un passagio ‘delicato’!
Ero abbastanza preoccupato anche se può sembrare una cosa di poco conto: ho consultato amici, psicologi e documentazione sulla cosa e in fine ho trovato il mio modo per spiegarlo alla mia bambina che ci credeva tantissimo, magari può essere utile anche a voi!

Spero vi piaccia!

L’ importanza dell’ascolto

L’altra volta vi parlavo della meraviglia di raccontarsi ai propri figli. Di quanto sia sorprendente saper catturare la loro attenzione attraverso una storia,un racconto,seppure inventato.

Oggi voglio parlarvi,viceversa,di quanto sia importante saper ascoltare i nostri figli.

L’altra sera,ero sul divano e avevo voglia,anzi bisogno di riposarmi un pò. Mia figlia( Proprio quando mi si stavano per chiudere gli occhi)  ad un tratto salta su e mi dice: “Mami vuoi che ti descriva i personaggi fantastici di questo video gioco bla bla bla…” e io in testa mia “Ma proprio adesso?!!” e a lei: ” Certo tesoro,dimmi pure!;)” E così mia figlia parte con la descrizione ultra dettagliata di tutti i personaggi. Non solo. Mi fa anche i disegni di ognuno,con tutti i particolari. Sento che ci tiene. Che per lei è importante coinvolgermi e condividere con me questa cosa. Forse perchè di solito è con il papà che parla di videogiochi,ci si confronta. E’ un’ attività che spesso fanno insieme. Invece la mamma non è che ci sia molto portata…Diciamo. Spesso sembra che i nostri figli ci vogliano dire le cose quando noi non siamo predisposti. Sembra quasi lo facciano apposta a “Scegliere” i momenti meno opportuni. Quando siamo impegnati in altre faccende. Oppure come me l’altra sera,quando finalmente si vuole riposare un pochino! Ma credetemi,ne vale la pena. Ne varrà sempre la pena. Quando i nostri figli cercano la via della comunicazione con noi è sempre un evento positivo. Dovremo cominciare a preoccuparci quando non vorranno più farlo. Quando smetteranno di cercarci. Interrompiamo pure ciò che stavamo facendo. Rimandiamo a più tardi il famoso riposino. Mettiamo giù il telefono se serve. Ma ascoltiamo i nostri figli. Apprezziamo l’importanza dell’ ascolto.

Essere genitori,si sa, è il compito più difficile del mondo. Non ci sono istruzioni. Ma sebbene suoni forse banale e scontato,ESSERCI è probabilmente la cosa più importante. Ma non per la quantità del tempo che passiamo insieme a loro. E nemmeno, lasciatemelo dire, per la famigerata qualità del tempo che in maniera a volte meccanica e artificiosa ci ” costringiamo” a programmare. Per i figli,esserci significa semplicemente,rispondere quando ti chiamano. Dargli un parere su un disegno che hanno fatto. Fare la classifica su tutto;) Mia figlia per esempio suona il piano. Ogni tanto ci tiene che io l’ascolti. Ma sul serio,non per finta. Ecco si questo. I nostri figli vogliono che quando siamo insieme a loro ci siamo veramente. Non vogliono che facciamo finta. Amano la spontaneità. La verità. L’ essenziale.

Spero di avervi dato qualche spunto di riflessione.

Alla prossima.

 

Incipit

Qualcuno, verosimilmente Garcia Lorca, ma altri la attribuiscono a Jose Marti o a un antico detto cinese, scrisse che ci sono 3 cose che ogni persona dovrebbe fare nella propria vita:
“piantare un albero, avere un figlio e scrivere un libro.”

Al di là di questa frase interessante, che relaziono direttamente al concetto Zen:
“sposta un sassolino sul tuo cammino e non avrai vissuto invano”, scrivere un libro è un modo per lasciare traccia della propria coscienza.
Avevo in mente altro e ci sto lavorando, ma questo è un primo passo.
E’ un potente mezzo per lasciare a mia figlia o alle persone che mi conoscono una traccia di me.
E’ la forma più semplice di trasmissione di qualcosa di sè.
E principalmente l’abbiamo fatto per questo.Perchè tanti vorrebbero scrivere un libro.Ma pochi infine lo fanno veramente.Perchè ogni cosa richiede molto impegno e dedizione.
Il nostro libro è solo un libro di racconti e favole ed è qualcosa che per noi è un segno nel terreno, un sassolino spostato.
Se anche un giorno non ci sarò più, qualcosa di me sarà sempre scritto in quelle pagine.
E mia figlia potrà trovare lì un pezzo di me sempre.

Per me questo è molto importante e ci sto prendendo gusto, quindi forse ne scriverò altri, per me, per mia figlia e per chi,nonostante tutto, non vuole mai smettere di sognare.