favole della buona notte

Sogni di Gatti (di R.Zanardo)

Questa è una favola della buona notte ma anche un pò una favola per San Valentino! E’stata la prima ‘favola’ che ho scritto…speriamo vi piaccia!

Sogni di Gatti

Nella bella città di Siviglia, c’erano due gatti, entrambi neri, randagi e molto carini.

Una era una gatta un po’ spaurita e delusa dalla vita da randagia e non andava d’accordo con i suoi genitori che le dicevano sempre che non s’impegnava abbastanza, anche se lei si dava un gran daffare!

Stava tutto il giorno ad aiutare i suoi fratelli e spesso, per recuperare qualcosa da mangiare, si appostava all’esterno di un ristorante dove le davano sempre ottimi pranzetti: in cambio lei teneva lontano i topi, che non stanno mai bene vicino ad un ristorante!

Saba era molto curata e indossava un collarino fucsia con tre brillantini che stavano benissimo sul suo liscio pelo nero. Era un ricordo di quando la sua famiglia viveva in una stupenda casa con dei padroni amorevoli che, purtroppo, poi la dovettero abbandonare per problemi che solo gli umani possono capire.

La sua famiglia viveva ancora lì: anche se la casa era ormai abbandonata, il posto era stupendo e circondato di alti alberi sui quali arrampicarsi per farsi le unghie!

Lei era molto romantica e cercava da tempo l’amore della sua vita, ma, ahimè, aveva ricevuto molte delusioni ed era ormai quasi senza speranze.

Roh era invece un gatto molto anticonformista, a lui non interessava quello che facevano gli altri, vedeva tutto a modo suo ed era sempre convinto che non sempre la cosa migliore fosse comportarsi come tutti gli altri gatti. Era un sognatore ed amava la musica rock!

Era però anche molto rispettoso delle scelte altrui e per lui erano tutti bravi! Purtroppo questo atteggiamento spesso lo metteva in difficoltà perché al mondo, purtroppo, non erano tutti buoni e bravi, ma lui voleva continuare a pensarla così! Anche se stava un po’ più attento ultimamente!

L’ultima volta, ad esempio, era successo che un gatto di nome Max che si diceva suo amico, gli aveva proposto un affare. Gli aveva detto: “Siccome tu sei bravo a cacciare i pesci e io a cacciare i topi, facciamo così: mettiamo tutto insieme, così poi facciamo scambi migliori con gli altri gatti!”

E così fecero. Solo che in realtà Max prendeva i topi e i pesci catturati e li scambiava per conto suo con succulenti pranzetti che i gatti domestici, loro amici, si facevano dare dai loro padroni!

Siccome i gatti domestici, abituati a stare in casa, non sapevano cacciare, erano sempre in cerca di topolini e soprattutto pesci freschi!

Anche Roh era alla ricerca di una compagna ideale, ma amava molto anche stare da solo, per cui era molto esigente!

Una sera, Roh era sopra ad un tetto, accanto ad un’antenna a rimirare la luna piena. Era la cosa che più preferiva fare.

D’un tratto udì un rumore dal ristorante sottostante, come di un coperchio di metallo che cadeva per terra e sentì un gatto soffiare nel mezzo del trambusto.

Scese per vedere cosa stava succedendo. Era semplicemente Saba che, inseguendo un topo, aveva urtato un coperchio dell’immondizia che le era caduto in testa e per questo aveva soffiato spaventata!

In quel momento, uscì il cuoco dal ristorante e nel buio vide Saba e Roh, non riconobbe Saba, che era d’abitudine passare di giorno, e gridò: “Andatevene via, gattacci, che mi disturbate i clienti!”

I due gatti così corsero via insieme e si fermarono in una vicina collinetta.

Subito Saba inveì contro Roh: “Ecco, ci hai fatto mandar via! Se fossi stata da sola mi avrebbero riconosciuta!” E Roh rispose:  “Ma non dire stupidate, non sono certo stato io a fare quel baccano!”

Si azzuffarono un po’, ma poi si calmarono e si raccontarono un po’ delle loro avventure passate, guardando la luna. Poi si salutarono e ognuno, mentre si allontanava, pensò per un momento: “E se fosse l’amore che cercavo?” Ma subito dopo si dissero tra sé e sé: “Nooo! Impossibile, siamo troppo diversi!”

Il giorno dopo, Roh, senza farsi vedere, andò al ristorante dove sapeva di trovare Saba intenta a cacciare topi. La vide mentre depositava un topolino sullo zerbino subito fuori dal ristorante, il cuoco uscì e per ricompensa le diede due teste di pesce grigliate! Buonissime! Roh le vide e senza accorgersene gli scappò un “Miao!” di golosità!

Saba si voltò e lo vide acquattato con la coda che spuntava da dietro un angolo. Sospirò, prese una testa di pesce grigliato e gliela portò. Roh disse: “Mmm, passavo di qui per caso…Grazie!”

Saba prese la sua testa di pesce grigliato e la portò dietro la collinetta del giorno prima, dove i due gatti si misero a mangiare insieme.

Cominciarono poi a parlare di musica e di idee e pensarono di scrivere una canzone insieme e così si innamorarono!

Dopo poco tempo nacque una bella gattina, ovviamente nera anche lei!

E di notte Saba cantava la canzone che aveva scritto insieme a Roh per farla addormentare: era una ninna nanna bellissima, che parlava di sogni, avventure, nuvole, fiori, omini magici, streghe, pelouche morbidissimi e… di gatti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *