Avò (di S.Rosano)

Questa storia parla di una bambina siciliana di nome Mariasole.

Da piccola era sempre agitata e non stava mai ferma. La mamma per farla calmare la cullava dolcemente e la portava nell’aranceto vicino casa… Lì le cantava una ninna nanna e finalmente Mariasole si addormentava.

Crescendo Mariasole si rivelò una bambina solare e piena di energia. Nella stagione della raccolta delle arance, dato che i genitori erano molto impegnati, si divertiva a scorazzare per la tenuta e si inventava sempre nuovi giochi.

Ma la cosa che le piaceva di più in assoluto era arrampicarsi sugli alberi! Ce n’era uno in particolare che era il suo preferito, un grosso castagno vicino alla casetta degli attrezzi. Riusciva ad arrampicarsi fino al punto in cui in lontananza si intravedeva il mare.

Lei adorava il mare, le piaceva sguazzare nell’acqua e ogni volta che i suoi genitori riuscivano a portarcela per Mariasole era sempre una festa.

Ultimamente però non capitava molto spesso.La mamma aspettava un fratellino e la sua pancia diventava ogni giorno più grossa.

E quindi stancandosi già parecchio durante tutto il giorno a raccogliere le arance, la domenica la mamma preferiva riposarsi e starsene tranquilla a casa.

Mariasole era un po’ preoccupata per l’arrivo del fratellino, ma era anche curiosa. Non vedeva l’ora che nascesse, sia per avere un amichetto con cui giocare, sia perché così finalmente la mamma poteva tornare a prenderla in braccio più spesso come faceva prima… Non avendo più la scusa del pancione che glielo impediva!)

Quel giorno Mariasole aveva voglia di fare qualcosa di diverso dal solito. C’era un sole splendente e faceva un caldo tremendo. La mamma e il papà come al solito le avevano raccomandato di stare lì vicino a giocare e di fare attenzione.

Lei avrebbe voluto fare una gita al mare, ma alla mamma non mancava ormai molto al termine della gravidanza e quindi alla nascita del fratellino. Le dissero che non appena fosse nato, sarebbero andati tutti insieme al mare.

E poi loro dovevano lavorare, ormai la stagione della raccolta stava quasi per finire… insomma doveva portare pazienza.

“Uff che barba pensò Mariasole… se c’è una cosa che proprio non le piaceva era pazientare!”

Si diresse col broncio verso il grande castagno e comincio ad arrampicarsi.Stavolta, pensò, voglio arrivare più in alto così potrò vedere ancora meglio il mare.

E così fece, era parecchio agile e quindi non faticò ad arrivare su in cima ad un grosso ramo.Wow che bello! Da lì la vista era fantastica e il mare… Si vedeva benissimo!

Passò il tempo e dopo un po’ Mariasole si rese conto che doveva scendere… Ma non sapeva come! Sì, perché a salire era stato abbastanza facile, ma ora si rendeva conto che scendere non lo era affatto.

Intanto, la mamma non sentendola da un po’ cominciava a domandarsi dove fosse finita. Decise di fare una pausa per bere e rinfrescarsi un pochino. Cominciò a chiamarla, ma Mariasole non rispondeva.

Allora chiamò il marito, Rosario e le disse che andava a cercarla.Lui le disse di non preoccuparsi: “Stai tranquilla Maddalena, lo sai com’è, ferma non ci sa stare, ma sarà qui intorno…”

Mariasole nel frattempo cominciava ad avere un po’ paura di rimanere per sempre lì… In più le facevano male le gambe dopo tanto tempo nella stessa posizione!

La mamma la chiamava a gran voce, ma di Mariasole nemmeno l’ombra.Tornò indietro e chiamò il papà, perché l’aiutasse a cercarla.

A un certo punto si ritrovarono a parlare proprio sotto al Grande castagno.

Mariasole si tappò la bocca per non farsi sentire. “Se mi scoprono pensò in preda al panico, sono guai per me… mi metteranno in punizione e allora addio mare, non me lo faranno vedere più nemmeno in cartolina!

Intanto i genitori apparivano sempre più in apprensione.“Ma dove si sarà cacciata?” disse la mamma.

“Forse è perché le abbiamo detto che non possiamo andare al mare oggi… c’era rimasta male l’ho visto… e poi l’abbiamo un po’ trascurata nell’ultimo periodo, non trovi? Tra il lavoro e l’arrivo del fratellino… In fondo è ancora così piccola!”

“Sì, forse hai ragione,” Rispose il papà… Però sono sicuro si sia nascosta qui da qualche parte… Anzi se per caso ci sente,” disse, “voglio che sappia che le vogliamo molto bene e sarà per sempre la nostra primogenita adorata!”

“Ma certo,” affermò prontamente la mamma… Quando sei nata tu, Mariasole, è stato il giorno più bello della mia vita e sarai la mia gioia per sempre…”

Nel sentire quelle parole la bambina si tranquillizzò… I suoi genitori tenevano veramente tanto a lei… e comunque non avrebbe resistito ancora per molto lassù!

E così con un fil di voce chiamò: ”Mamma, papà sono quassù, non riesco più a scendere… e scoppiò a piangere.”Immediatamente il papà corse a prendere la scala nella casetta degli attrezzi e salì su per aiutare Mariasole a scendere.L’operazione non fu semplicissima, ma alla fine andò tutto bene e Mariasole piombò tra le braccia della mamma che la confortò e la sgridò solo un poco… era troppo felice di rivederla sana e salva!

Dopo un paio di settimane nacque finalmente il fratellino tanto atteso, lo chiamarono Matteo, e come gli avevano promesso mamma e papà, finalmente andarono tutti insieme al mare!

(Ispirata da una ninna nanna popolare siciliana: Avò, che potete ascoltare qui interpretata da Sabrina)

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